Andrea Mantegna nacque nel 1431.
Si formò nella bottega di Francesco Squarcione, il quale «l’adottò per figliuolo e si mise ad insegnarli l’arte con amorevolezza, inducendolo nel tempo stesso a fare uno studio particolare sopra gli esemplari di diversi autori, ch'egli aveva raccolti, e specialmente sopra le statue». Andrea maturò rapidamente, sicché all’età di diciassette anni dipinse un Cristo morto, conservato nella collezione del nobile Camillo Capodilista, descritto dal Vasari come un lavoro fatto «da un vecchio ben pratico, non già da giovanetto pittore».
Cappella Ovetari |
Quindi si dedicò al «Martirio e trasporto di San Cristoforo», «dipinto il tutto a fresco incomparabilmente con buon disegno, vivezza e forza di colorito e con espressione ed armonia singolare. Vi si scorge una profonda cognizione della prospettiva; qualità che il Mantegna possedeva in grado sublime».
Giovanni Paolo Lomazzo (1538 - 1592) |
Il trattatista Giovanni Paolo Lomazzo scrisse che «il Mantegna è stato il primo, che in tal arte ci abbia aperti gli occhi, perché ha compreso che l'arte della pittura senza quello è nulla. Onde ci ha fatto vedere il modo di far corrispondere ogni cosa al modo del vedere, come nelle opere sue fatte con grandissima diligenza si può osservare».
Jacopo Bellini gli promise in sposa la figlia, causando lo sdegno dello Squarcione, il quale ebbe modo anche di criticare gli affreschi della cappella Ovetari, inducendo il Mantegna a «ritrarre persone vive, e tanto progresso vi fece, che in una Istoria di detta cappella, che ancora gli rimaneva a dipingere, mostrò che non meno sapeva cavare il buono dalle cose vive e naturali, che da quelle fatte dall'arte».
Andrea Mantegna - Sant'Antonio e San Bernardino che adorano il monogramma di Cristo (Museo Antoniano di Padova) |
Andrea Mantegna - Polittico di San Luca (Pinacoteca di Brera, Milano) |
Andrea Mantegna - Pala di San Zeno (Basilica di San Zeno, Verona) |
Il Marchese Giovan Francesco II Gonzaga lo invitò a Mantova «e gli fece tosto dipingere in castello per la cappella una tavoletta, in cui sono storie bellissime in figure piccole. E queste terminate con gloria, volle il detto principe che continuasse Andrea ad ornare di pitture il suo palazzo di san Sebastiano in quella città; e Andrea postosi di buono animo all'opera, prese per soggetto il trionfo di Cesare («I trionfi di Cesare in Gallia» datato 1485 - 1505, oggi conservato nel Palazzo del bagno di Hampton Court a Londra), che riuscì la miglior cosa, ch'egli mai facesse. Vedesi in esso con bella pompa sopra ben ornato carro il trionfatore accompagnato dallo stuolo de' re, delle regine e matrone con volti dimessi e piangenti, e con numeroso seguito di cavalieri, soldati, littori, trombetti, incensieri, schiavi con vasi di monete, carri diversi, immagini di città superate, tori coronati pe' sacrifizj, elefanti bardati con fasto e infiniti spettatori in istrada e alle finestre; e in ogni parte usò il valente artefice un bel finimento, un raro artificio ed una particolare avvertenza nella prospettiva, non potendo essere quest'opera né più bella, né meglio lavorata. Per la qual cosa il marchese accresciutogli l'amore e la stima, gli regalò case e poderi, ornandolo eziandio delle insegne cavalleresche. Il descritto trionfo, che sparì nel sacco di Mantova e che ora si trova in Inghilterra nel palazzo d'Aptoncourt in buon essere, conservato con somma diligenza».
Andrea Mantegna - I trionfi di Cesare in Gallia (Palazzo del bagno di Hamton Court di Londra) |
«Sopra la finestra verso la sala l’immagine di san Giovambatista in mezza figura con altra simile di san Giovanni evangelista nell'archetto sopra la porta. Ma entriamo nella cappelletta, la quale comeche d'endici soli palmi per ogni lato, merita nondimeno di essere con tutta attenzione considerata nelle rare pitture tutte di mano del Mantegna, delle quali in ogni sua parte è arricchita con straordinaria leggiadria e grazia. La piccola cupoletta di essa viene ornata con finti spartimenti di figura tonda tra sé intrecciati insieme a modo d'ingraticolato, interrotto da quindici putti, che sostengono alcuni festoni. Ne' quattro angoletti sono collocati sedenti di figura intera i quattro evangelisti in atto chi di scrivere, chi di leggere, e chi di meditare. Per tavola dell'altare è dipinto a fresco il battesimo del Salvatore nel Giordano con una corona di angeli ed altre divote turbe accorse per battezzarsi, ed è un peccato che abbia già patito alquanto e, quel ch'è peggio, abbia dovuto soffrire con tutto il restante della cappella inopportuni ristauramenti. Nel campo delle quattro lunette immediatamente sotto il cornicione si frappongono quattro tondi, che empiono, ed ornano quel sito in tre de' quali sono finestre con vetrate, e nel quarto è figurato in chiaroscuro il sagrificio d'Abramo. Intorno a ciascun tondo sono due virtù con somma avvenenza espresse. Nella facciata della parte maggiore del prospetto dal primo ingresso è dipinta la decollazione di san Giovambattista e di quella è perita la metà, e vi fu in suo luogo modernamente dipinto una porta ed alcuni riquadri. In lontananza si vede in piccole figure la cena di Erode e il ballo d' Erodiade. Dirimpetto sopra la porta vi è l’immagine della Vergine sedente in trono col Bambino in seno, diversi santi e sante e genuflesso a' piedi e ritratto in profilo di naturale Innocenzo VIII raccomandato da san Pietro alla Vergine; e al di sotto in piccoli siti dalle due parti due vezzose sacre istoriette, cioè in una la natività del Signore, e nell'altra l'adorazione de' Magi. Finita l'opera, il pontefice con onorevoli premj, e molto favore rimandò il nostro Andrea al marchese».
Andrea Mantegna - Madonna della Vittoria (Louvre, Parigi) |
Andrea Mantegna - Battesimo di Cristo (Basilica di Sant'Andrea, Mantova) |
«Così Andrea si rese chiaro colle sue opere e visse con molto splendore veramente da cavaliere. Raccontasi che essendo venuto in Italia il celebre Albrecht Dürer, pittore ed intagliatore di stampe, saputosi ciò da Andrea, lo invitò con messo particolare a Mantova, desideroso essendo di conoscere e trattare un sì grand'uomo. E poiché eguale era nel Dürer il desiderio di conoscere Andrea, si avviò egli tosto a Mantova, ma prima che giunto vi fosse, il povero Andrea sen morì; onde il Dürer ne rimase dolentissimo e dir soleva non essergli accaduta cosa la più trista in vita sua. Avvenne la morte di Andrea in Mantova l'anno 1506, e fu con esequie onorate seppellito in sant'Andrea nella cappella da lui eretta, ove fu posto il suo ritratto di bronzo con quella iscrizione:
Esse parem hunc noris, si non praeponis, Apelli,
Aenea Mantineae qui simulacra vides.
E sopra la lapide del sepolcro si legge: Ossa Andreae Mantineae famosissimi pictoris cum duobus filiis in hoc sepulcro per Andream Mantineam nipote ex filio constructo MDLX».
Articoli d’Arte
Leon Battista Alberti architetto nel racconto delle memorie storiche di Filippo Baldinucci (1770)
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Alessandro Filipepi detto Sandro Botticelli, pittore fiorentino secondo «Le notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua» di Filippo Baldinucci (1770)
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GIAN LORENZO BERNINI
Nella Roma di Paolo V
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Nella Roma di Urbano VIII
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Nella Roma di Innocenzo X
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Nella Roma di papa Alessandro VII
Nei regni di Clemente IX e Clemente X
Alla corte di Luigi XIV
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Gli ultimi tempi di Gian Lorenzo Bernini nella Roma di Innocenzo XI
Bramante a Roma
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Brevi cenni sul Palazzo del Te di Mantova
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MICHELANGELO BUONARROTI
Gli inizi
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Contro la volontà di Papa Giulio II Della Rovere
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Le quattro statue nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze
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«Ercole e Lica» di Antonio Canova
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Pietro Cavallini. I mosaici di Santa Maria in Trastevere (Roma)
Domenico del Ghirlandaio, pittore fiorentino, nelle memorie di Filippo Baldinucci
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Gli affreschi della Farnesina in Roma di Sebastiano del Piombo
«Piero di Cosimo, pittore fiorentino, così detto perché fu discepolo di Cosimo Rosselli» nella descrizione di Filippo Baldinucci
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Andrea Del Verrocchio, pittore, scultore ed architetto fiorentino secondo le testimonianze di Filippo Baldinucci
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Antonio del Pollaiolo, pittore, scultore ed architetto fiorentino nelle testimonianze di Filippo Baldinucci
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Raffaello a Roma: le Stanze della Segnatura
Alla mostra “A sense of locality: Japanese, Chinese art” del Insa Art Center Hall di Seoul
Alla mostra di artisti giapponesi presso il MOA Seoul National University
Alla mostra “Impressionisti americani” presso l’Hangaram Art Museum di Seul
I Musei vaticani a Seul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/12/4-marzo-2013-i-musei-vaticani-a-seul/
Van Gogh a Seul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/12/2-marzo-2013-van-gogh-a-seul/
Visita al “Bukcheon local history museum”
Visita al Gyungin Art Hall di Seul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/06/15-settembre-2012-visita-al-gyungin-art-hall/
Visita al Kodku Museum di Seoul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/12/2273/
Visita al “Lotte World Folk Museum”
Visita al Museo “Cheongwadae Saranchae”
Visita al Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona
Visita al Museo del Buddismo di Seul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/05/26-agosto-2012-visita-al-museo-del-buddismo/
Visita al Museo del Kimchi di Seul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/05/7-settembre-2012-visita-al-museo-del-kimchi/
Visita al Museo dell’Università Ehwa di Seul
Visita al Museo dell’Universita Sejong di Seul
Visita al Museo della Banca Nazionale della Corea
Visita al Museo delle Erbe mediche e della medicina di Seul
Visita al Museo di Storia di Seul
Visita al Museo di Storia contemporanea della Corea del Sud di Seul
Visita al Museo Hyunday del Design di Seoul
Visita al Museo interattivo della Polizia di Seul
Visita al Museo Picasso di Barcellona
Visita al Museo “Savina” di Seul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/06/21-settembre-2012-visita-al-museo-savina-di-seul/
Visita al Museo Trick Eye di Seoul
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/15/6-aprile-2013-visita-al-museo-trick-eye-di-seoul/
Visita al National Musuem of Korea alla mostra “Art across America”
Visita al “The Asian Art Museum”
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/05/29-agosto-2012-visita-al-the-asian-art-museum/
Visita al “Tteok Museum”
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/05/8-settembre-2012-visita-al-tteok-museum/
Visita alla Galleria d’arte Kukje di Seul
Visita alla Galleria degli Uffizi
https://alessandrodiadamo.wordpress.com/2020/06/21/visita-agli-uffizi-prima-parte/
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