mercoledì 13 ottobre 2021

L’«Aiuto divino» nell’«Iconologia» di Cesare Ripa

 

L’Aiuto divino è graficamente rappresentato da diverse vie assai avventurose, caratterizzate da fronde, sterpaglia, erba incolta e fiori sparsi. Ai piedi di una montagna, vi è appoggiata una scala, in cima alla quale si trova un uomo di aspetto venerando con una stella in fronte, ripieno di luce. Avrà in mano una catena d’oro pronto a cederla ad un individuo, che sta all’inizio di detta scala, vestito da guerriero ed imbracciante uno scudo, su cui è scolpita la parola DEVS. Colla mano libera, sta scagliando dei fulmini contro un gruppo di persone, che curiosamente si affollano, per impedirgli la salita.

E’ la descrizione del nostro pellegrinaggio, «in hac lagrimarum valle»; e beati sarebbero solo coloro che riusciranno a compierlo. Ogni uomo avrebbe la possibilità di realizzarlo, se ricorrerà all’indispensabile, potente aiuto del Sommo Bene.

Al fine di giungere alla Terra promessa, l’Uomo è costretto a percorrere strade, di cui ignora la destinazione, per ciò egli dovrà discernere con cura ogni passo.

La Montagna designa la via del Cielo.

La Scala, che vi è appoggiata, dimostra come gradatamente l’uomo acquisti la perfezione ed ogni piolo rappresenterebbe i gradi della Virtù, attraverso cui si ascende verso la vetta.

L’uomo d’aspetto venerando con la stella in fronte e circondato di luce, che si trova in cima alla scala, rappresenterebbe l’Aiuto divino. La stella è il simbolo dell’Ente supremo. Gli Egiziani contemplavano le stelle, per rintracciare alcuna cognizione di Dio; per cui l’uomo avrebbe dovuto mirare le stelle, al fine di conseguire il Sommo Bene. Egli tiene in mano una catena d’oro, che vorrebbe porgere a chi si appresta a salire. La catena d’oro rappresenterebbe la grazia divina, da cui deriverebbero le opere buone, che l’una dall’altra dipenderebbero, concatenandosi.

L’individuo che si appresta a salire rappresenterebbe l’umanità intera, ai quali l’Onnipotente porgerebbe la sua benefica assistenza. Egli è vestito da guerriero ed imbraccia uno scudo colla scritta DEVS, perché combatte quotidianamente contro le proprie passioni e sa che solo coll’Aiuto divino riuscirà a sconfiggerle. I fulmini sono la difesa naturale contro ogni impedimento umano, quando l’uomo riceve l’aiuto di Dio.

Gentile da Fabriano - Adorazione dei Magi (Uffizi, Firenze)

La nascita del Figlio di Dio fu annunciato ai Magi attraverso una stella: è scritto in Matteo 2, 2: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». E nel capitolo 2 – 9: «Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino»; riuscirono grazie all’Aiuto divino.

In Genesi 28, 10 - 12, si narra di Giacobbe, che, in viaggio verso Carran, giunta la notte, si ritirò per riposare. Sognò una scala appoggiata sulla terra colla cima in cielo e vide che gli angeli vi salivano e scendevano.

Nel Salmo 126 è scritto: «Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. / Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode». Senza l’Aiuto divino, l’uomo non può alcunché.

FATTO STORICO SACRO

Il popolo d’Israele, guidato dal re Saul, era in guerra coi Filistei, che presentavano tra le schiere il gigante Golia, alto tre metri, armato di una corazza di quaranta chili e di una lancia. Egli lanciò la sfida ad un solo Ebreo, che avrebbe decretato la vittoria dell’uno o dell’opposto schieramento. Il giovane David accettò la sfida, ma, essendo ancora imberbe, il babbo, Saul, gli aveva proibito di partecipare a sì pericolosa esibizione. David lo rassicurò, raccontando che aveva dovuto affrontare orsi e leoni, per difendere il suo gregge e coll’aiuto di Dio era riuscito sempre ad avere la meglio. Saul gli consegnò un elmo di bronzo, una corazza e una spada, ma il giovane, inabile alle armi, preferì servirsi di cinque sassi appuntiti, scelti presso il greto di un fiume, ed una fionda. Alla vista del nemico, prese dalla bisaccia il sasso, per scagliarlo violentemente contro la fronte di Golia, che stramazzò al suolo. Gli si avvicinò, estrasse la spada e lo uccise, tagliandogli la testa, che sarebbe poi stata portata in trionfo a Gerusalemme. David confidò nell’aiuto divino, grazie al quale riuscì a sconfiggere un sì temibile avversario. (Samuele 1, 17)

 

Articoli tratti dall’«Iconologia»

L’«Abbondanza» secondo l’«Iconologia» di Cesare Ripa

https://ale0310.blogspot.com/2021/07/labbondanza-secondo-liconologia-di.html

L’«Adulazione» nell’«Iconologia» di Cesare Ripa

https://ale0310.blogspot.com/2021/08/ladulazione-nelliconologia-di-cesare.html

L’«Adulterio» secondo l’«Iconologia» di Cesare Ripa

https://ale0310.blogspot.com/2021/08/ladulterio-secondo-liconologia-di.html

L’«Affabilità» secondo l’«Iconologia» di Cesare Ripa

https://ale0310.blogspot.com/2021/09/laffabilita-secondo-liconologia-di.html

L’«Affettazione» nell’«Iconologia» di Cesare Ripa

https://ale0310.blogspot.com/2021/10/laffettazione-nelliconologia-di-cesare.html

 

 

 

 

 

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